Lingua Nesiana
Il Nesiano (in Nesiano Nesili o Nasili), spesso impropriamente definito Ittita, è una lingua indoeuropea, parlata anticamente (insieme al Luvico ed al Palaico) in Anatolia dalle popolazioni Ittite, e deriva il suo nome dall'antica città di Nesa (l'odierna Kültepe), la prima città fondata dagli Ittiti nella Penisola Anatolica. Gli Ittiti solevano tra l'altro chiamare se stessi Nesumnili, cioé coloro che parlano la lingua di Nesum (Nesa).In Nesiano i sostantivi, che potevano essere di due generi, animato o inanimato, erano declinati usando 8 casi (nominativo, genitivo, dativo, ablativo, direttivo, accusativo, vocativo, e strumentale), quantunque per il vocativo venisse spesso usata in realtà la radice indeclinata. Alcuni studiosi ritengono però che in realtà il Nesiano presentasse soltanto 5 casi, accorpando genitivo, dativo, direttivo ed ablativo in un unico caso obliquo, modificabile di volta in volta tramite l'utilizzo di un suffisso. I verbi possono essere invece classificati in due forme, quella attiva e quella semipassiva.
Il vocabolario del Nesiano, pur essendo perlopiù composto da parole di radice indoeuropea, presentava un notevole sostrato derivante dalle lingue parlate dalle popolazioni (gli Hatti) precedentemente stabilite nei territori facenti parte l'organizzazione statale Ittita.
L'inaspettata semplicità grammaticale del Nesiano rispetto ad altre lingue indoeuropee antiche (tra cui il Lituano, il Sanscrito ed il Greco Antico), ed alcuni altri caratteri peculiari ipotizzati (quali la presenza di fonemi laringali), ha spesso portato diversi linguisti, se non ad individuare nel Nesiano la matrice comune delle lingue indoeuropee, almeno a supporre che questa lingua si sia divisa dal resto delle altre lingue indoeuropee molto anticamente, e che facesse parte di un sottogruppo addirittura parallelo a queste.
